Che cos'è la virtualizzazione di data center
Gli sviluppi nel cloud computing e la crescente domanda di soluzioni IT flessibili dell'ultima decade hanno determinato la nascita di nuove tecnologie che hanno letteralmente trasformato i data center tradizionali. Molte imprese si sono trasferite da data center on-premise a data center virtuali e la virtualizzazione dei data center è ormai divenuta una pratica comune.
Cosa è la virtualizzazione di un data center e come funziona?
La virtualizzazione di un data center è il trasferimento di data center fisici in data center digitali tramite l'utilizzo di una piattaforma software cloud, grazie a cui le compagnie possono avere accesso remoto a informazioni e applicazioni.
In un data center virtuale, un server virtuale, anche chiamato software-defined data center (SDCC), è creato da server fisici tradizionali. Questo processo astrae l'hardware fisico imitando i suoi processori, sistemi operativi e altre risorse tramite l'ausilio di un ipervisore. Un ipervisore (monitor macchina virtuale, VMM, virtualizzatore) è un software che crea e gestisce una macchina virtuale. Tratta le risorse come CPU, memoria e archiviazione come un bacino che può essere facilmente riallocato tra le macchine virtuali esistenti e quelle nuove.
Vantaggi della virtualizzazione
La virtualizzazione di un data center offre una gamma di vantaggi strategici e tecnologici per le imprese alla ricerca di maggiori profitti e maggiore scalabilità. Ne abbiamo riportati alcuni qui.
Scalabilità
In confronto ai server fisici, i quali richiedono considerevole e spesso costosa alimentazione e gestione, i data center virtuali sono relativamente più semplici, veloci e più economici da organizzare. Ogni compagnia che stia attraversando un periodo di crescita dovrebbe prendere in considerazione l'implementazione di un data center virtuale.
Un data center virtuale rappresenta una buona scelta anche per quelle compagnie che hanno crescite stagionali nelle attività di business. Durante i periodo di picco, memoria virtuale, potenza d'elaborazione e spazio d'archiviazione possono essere aggiunti a un costo minore e in un tempo minore rispetto a comprare e installare componenti su una macchina fisica. Allo stesso modo, quando la domanda diminuisce, le risorse virtuali possono essere ridotte rimuovendo le spese necessarie. Tutto questo non è possibile con i server in metallo.
Mobilità dati
Prima della virtualizzazione, ogni aspetto, a partire dalle operazioni più comuni e dalle interazioni quotidiane fino all'analisi e archiviazione dati, avveniva a livello di server, con il rischio che vi potesse avere accesso chiunque dal luogo fisico. Con una forte connessione internet, si può avere accesso alle risorse virtuali quando e dove ve ne è bisogno. I dipendenti, ad esempio, possono accedere ai dati, alle applicazioni e ai servizi da remoto, migliorando grandemente la produttività al di fuori dell'ufficio.
Inoltre, grazie all'aiuto delle applicazioni cloud come il video conferencing, la videoscrittura e altri strumenti di creazione contenuti, i server virtuali rendono possibile la collaborazione in maniera versatile e creano maggiori opportunità di condivisione.
Risparmio costi
Normalmente dati in appalto a provider terzi, i server fisici sono sempre associati a una gestione e manutenzione costosa. Questo non rappresenta tuttavia un problema in un data center virtuale. A differenza delle loro controparti fisiche, i server virtuali sono spesso serviti tramite sottoscrizioni pay-as-you-go, il che significa che le compagnie pagano solamente per ciò che utilizzano. Al contrario, le compagnie devono farsi carico dei costi di gestione e manutenzione dei server fisici, che siano utilizzati o meno. In più, le funzionalità aggiuntive offerte dai data center possono ridurre altre spese di business come i costi di viaggio.
Cloud e virtualizzazione: come sono correlati?
I cloud sono generalmente creati per consentire il cloud computing, una serie di principi e approcci per fornire risorse, piattaforme e applicazioni di elaborazione, rete e archiviazione agli utenti on-demand lungo la rete.
Il cloud computing permette a dipartimenti diversi (attraverso un cloud privato) o a compagnie (attraverso un cloud pubblico) di avere accesso a un bacino unico di risorse fornite automaticamente, mentre la virtualizzazione può permettere a una singola risorsa di funzionare come molte.
Nella maggior parte dei casi, la virtualizzazione e il cloud funzionano assieme per fornire diversi tipi di servizi. Le piattaforme dei data center virtuali possono essere gestite da un luogo fisico centralizzato (cloud privato), da un provider terzo da remoto (cloud pubblico) o una combinazione dei due (cloud ibrido). I server on site virtuali sono sviluppati, gestiti e protetti da team privati o in-house. Alternativamente, i server virtuali terzi sono gestiti in data center remoti da un provider che offre soluzioni cloud a diverse compagnie.
Se si possiede già un'infrastruttura virtuale, è possibile mettere assieme le varie risorse virtuali per creare un cloud, gestendole in sinergia utilizzando software di gestione e automazione, creando un portale self service per gli utenti.