RIP vs OSPF: Qual è la differenza?
Il protocollo RIP e il protocollo OSPF sono due protocolli IGP (Interior Gateway Protocol) ampiamente utilizzati nelle reti computer per specificare i percorsi migliori per la trasmissione dati. RIP (Routing Information Protocol) è uno dei più vecchi protocolli di routing in servizio, mentre OSPF (Open Shortest Path First) è l'IGP più adottato nelle grandi reti aziendali. La scelta tra RIP e OSPF può rappresentare un dilemma per i manager di rete. Questo post vuole quindi presentare una descrizione dettagliata di questi due protocolli di routing e le loro principali differenze.
RIP vs OSPF: Cosa rappresenta il protocollo RIP nel networking?
RIP (Routing Information Protocol) è un esempio di routing vettoriale a distanza per reti locali. RIP opera per fornire l'intera tabella di routing a tutte le interfacce attive ogni 30 secondi. Nel protocollo RIP, il conteggio degli hop è l'unico valore usato per decidere il percorso migliore verso una rete remota. Facciamo un esempio per vedere come il protocollo RIP funzioni: Supponiamo di avere due percorsi disponibili dalla sorgente alla destinazione. Path 2 sarà chiaramente selezionato dal protocollo RIP poiché ha un numero di hop inferiore.
Pro e contro del protocollo RIP
Pro:
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Il protocollo RIP è ideale per piccole reti: è facile da comprendere e da configurare.
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Il routing RIP garantisce configurazione per quasi tutti i router.
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RIP non richiede un aggiornamento ogni volta che la topologia della rete cambia.
Contro:
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RIP può creare un collo di bottiglia nel traffico poiché trasmette i suoi aggiornamenti ogni 30 secondi. Dato che ogni aggiornamento di routing in RIP occupa una grande larghezza di banda, le risorse per i processi IT critici vengono quindi limitate.
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Il conteggio degli hop di RIP è limitato a 15 hop, qualsiasi router oltre questa distanza è dunque considerato come un infinito e quindi irraggiungibile.
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Il tasso di convergenza è lento. Quando un collegamento viene interrotto, molto tempo è richiesto per scegliere percorsi alternativi.
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RIP non supporta percorsi multipli sulla stessa rotta, che potrebbero creare ulteriori loop di routing. Utilizzando invece misure di hop count fisse per selezionare i percorsi migliori, RIP non funziona quando i percorsi vengono confrontati sulla base di dati in tempo reale. Ciò causa la perdita di pacchetti e sovraccarica le operazioni di rete a causa dei processi ripetuti.
RIP vs OSPF: cosa rappresenta OSPF nel networking?
OSPF (Open Shortest Path First), un protocollo di routing al link-state, è adottato massicciamente nelle grandi reti aziendali. Il protocollo di routing OSPF raccoglie informazioni sullo stato dei collegamenti dai router della rete e determina le informazioni della tabella di routing per l'inoltro dei pacchetti. Questo avviene creando una mappa topologica della rete. A differenza di RIP, OSPF scambia informazioni di instradamento solo quando c'è un cambiamento nella topologia della rete. Il protocollo OSPF si adatta al meglio alle reti complesse che comprendono più sottoreti, per facilitare l'amministrazione della rete e ottimizzare il traffico. Calcola efficacemente il percorso più breve con il minimo traffico di rete quando si verifica un cambiamento.
Immagine: Design e terminologia OSPF
Pro e contro del protocollo OSPF
Pro:
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Il protocollo di routing OSPF ha piena conoscenza della topologia di rete e consente ai router di calcolare i percorsi in base alle richieste in arrivo.
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Il protocollo OSPF non ha limiti nel numero di hop, a differenza del protocollo RIP che ha solo 15 hop al massimo. Pertanto, OSPF converge più velocemente di RIP e ha un migliore bilanciamento del carico.
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OSPF invia in multicast gli aggiornamenti dello stato dei collegamenti solo quando si verifica un cambiamento nella rete.
Contro:
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Il protocollo OSPF richiede una conoscenza avanzata delle reti complesse e non è facile da imparare come altri protocolli.
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Il routing OSPF non è scalabile quando si aggiungono altri router alla rete. La mancanza di scalabilità del protocollo OSPF lo rende inadatto al routing su Internet.
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Il protocollo OSPF mantiene più copie delle informazioni di routing, aumentando la quantità di memoria necessaria.
RIP vs OSPF: qual è la differenza?
RIP e OSPF sono protocolli Interior Gateway che instradano le informazioni all'interno di un sistema autonomo, differendo per molti aspetti.
Caratteristiche | Protocollo RIP | Protocollo OSPF |
---|---|---|
Tipo di protocollo di routing | Protocollo di routing vettoriale a distanza (utilizza la distanza o il conteggio degli hop per determinare il percorso di trasmissione) | Protocollo di routing al link-state (analizza diverse fonti come la velocità, il costo e la congestione del percorso mentre identifica il percorso più breve) |
Realizzazione della tabella di rete | Il router consolida la tabella di routing dei dispositivi vicini per costruire la propria tabella di routing e la invia ai dispositivi vicini a intervalli regolari. | Il router consolida la tabella di routing ottenendo solo le informazioni necessarie dai dispositivi vicini, senza mai ottenere l'intera tabella di routing. |
Misurazione predefinita | In base al conteggio degli hop | In base alla larghezza di banda |
Limitazione del conteggio degli hop | Il protocollo RIP consente solo fino a 15 hop | Il protocollo OSPF non ha questa restrizione |
Distanza amministrativa | 120 | 110 |
Algoritmo utilizzato | Algoritmo di Bellman-Ford | Algoritmo di Dijkstra |
Classificazione della rete | In RIP le reti sono classificate come aree e tabelle. | In OSPF le reti sono classificate come aree, sottoaree, sistemi autonomi e aree backbone. |
Livello di complessità | relativamente più semplice | molto più complesso |
Applicazione di rete | RIP è più adatto alle reti di piccole dimensioni perché ha restrizioni sul numero di hop. | OSPF è ottimo per le reti più grandi |
Design | Rete piatta | Possibilità di rete gerarchica |
Tempo di convergenza | Lento | Veloce |
Requisiti di risorse del dispositivo | Molto meno intensivo in termini di memoria e CPU rispetto a OSPF | Memoria e CPU intense |
Requisiti di risorse di rete | Dispendioso in termini di banda; l'intera tabella di routing viene inviata. | Meno dispendioso di RIP; vengono inviati solo piccoli aggiornamenti |
Tabella: Principali differenze tra RIP e OSPF
Switch che supportano RIP e OSPF
RIP e OSPF, due tipi di protocolli di instradamento dinamico, offrono maggiore scalabilità rispetto alle alternative statiche e la capacità di adattarsi automaticamente ai cambiamenti topologici della rete, come ad esempio un componente in avaria, reinstradando automaticamente il traffico attraverso percorsi alternativi con un'interruzione minima. Se cercate switch che supportino RIP e OSPF, gli switch FS possono essere la scelta più conveniente. Lo switch aziendale FS (e.g. Switch L3 Pro 10G fully managed) supporta il protocollo di instradamento IPv4/IPv6 completo, come RIP/OSPF/BGP/ECMP. FS offre anche un servizio efficiente e conveniente di switch per data center, Switch Gigabit PoE, e switch in rame ai clienti di tutto il mondo.
Conclusioni
Dopo aver confrontato le differenze tra RIP e OSPF, è chiaro che il protocollo RIP sia l'ideale per piccole reti semplici e non gerarchiche, mentre il protocollo OSPF si adatti meglio alle reti aziendali di grandi dimensioni e gerarchiche. In una rete complessa, è possibile che vi siano più protocolli di routing che operano simultaneamente. Ci auguriamo che tu possa realizzare la migliore configurazione per la tua rete.
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